Agli albori della storia l’uomo è sopravvissuto alimentandosi raccogliendo i frutti della natura e cacciando gli animali presenti nell’area, era la civiltà di raccoglitori e cacciatori. Vivevano nelle grotte più o meno ampie e ci viene rappresentato dagli antropologi ed etnologi con lunghe barbe e capelli, le donne solo con lunghi capelli, vivendo in modo spontaneo e naturale, utilizzando solo quello che la natura spontaneamente produceva, senza interventi dell’uomo. Stessa condizione era quella di tutti gli altri esseri viventi sulla terra. Selvatico era la definizione che più si addiceva sia agli esseri viventi uomini ed animali che alle aree coperte di boschi.
L’agricoltura, si dice circa 20.000 anni fa, ha modificato totalmente la vita dell’uomo e conseguentemente quella degli animali e delle piante, modificando le aree naturali di conseguenza. L’agricoltura è stata alla base dello sviluppo dell’umanità generando poi civiltà complesse. I boschi che coprivano la terra sono stati in parte estirpati per fare posto ai campi coltivati, e tutt’oggi un’area coltivata senza bosco definisce immediatamente la presenza dell’uomo e della sua cultura e civiltà. Le barbe e i capelli sono stati tagliati o perlomeno ridotti e l’aspetto dell’uomo nei millenni è diventato quello che definiamo civile.
La contemporaneità sta modificando millenni di storia, perché la natura sta rimboschendo buona parte dei territori agricoli, ritornando all’inselvatichimento e gli uomini si caratterizzano maggiormente con la barba e vari tatuaggi e decorazioni metalliche. Perfino la Comunità Europea ha emesso una legge che prevede la dismissione dell’agricoltura di circa il 20% delle aree coltivate per favorire il rinselvatichimento della terra.(robe da matti). Credo che certa gente è pericolosamente pericolosa: invece di favorire l’aumento della produzione agricola, per ovviare alla fame del mondo, si tende alla riduzione per poi dopo lagnarsi dei popoli che non hanno di che sfamarsi. Ricordiamoci che ogni giorno il prodotto dell’agricoltore, e solo il suo prodotto, consente la vita sulla terra di tutti gli umani, nessun’ altra attività ha queste capacità
Ora, il nesso tra il bosco e la barba credo sia spontaneo ed elementare, l’uomo sta ritornando selvatico, e purtroppo non solo per la barba. Dopo millenni di quello che pensavamo crescita della civiltà, stiamo tornando alla grotta mentale. Non illudiamoci con la tecnologia, è proprio quella che ci porterà a questo, per maldestro uso dei suoi prodotti utilizzati da uomini incompetenti, ma con la barba, segno di rinselvatichimento, come vuole la Comunità Europea.