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16. Il grattacielo, logo dell’architettura globalizzata


Non riesco a comprendere perché un uomo normale dovrebbe andare ad abitare o lavorare a 400 – 500 metri ed oltre dal livello del terreno naturale. Perché si deve vivere in un ambiente dove perfino l’aria  è tecnologicamente trattata, senza potersi affacciare da una finestra, in un clima che potrebbe essere quello di un pianeta contrario alla vita umana dove l’uomo non potrebbe vivere. Invece viviamo sulla terra, il pianeta adatto e generatore dell’uomo: però cosa si fa? si va a vivere ed operare in un altro pianeta, dove tutto, tutto, è artificiale: il grattacielo.

Oltretutto dal duecentesimo piano ci fosse un panorama splendido, unico, invisibile a terra, invece questi edifici nascono,  in città dove da qualunque quota le si guardi, sono sempre squallide, solo che con l’altezza lo squallore sembra più piccolo.

Il grattacielo è stato assunto come il simbolo della città moderna, ma di più è il simbolo per eccellenza dell’ambizione dell’uomo proiettata al raggiungimento del solo scopo economico speculativo. L’essere umano è capace di grandi imprese, ma è anche capace di grandi imprese stupide: il grattacielo è una di queste. L’architettura non può prescindere dal rapporto con l’uomo se questo rapporto dimensionale e funzionale non c’è più, questa non è architettura; sarà una cosa utile alla speculazione, ma non è architettura checchè ne dicano illustri architetti.
Se tutti questi soldi fossero spesi a livello terra per risolvere i problemi generali logistici vitali delle gente, questo sarebbe progresso e architettura finalizzata all’uomo non al soldo.  

L’ultima tendenza demente è quella di costruire sui grattacieli una piastra con riprodotta una parte di natura a qualche centinaio di metri da terra, con giardini, piscine percorsi jogging, musei, ecc.  Vedere Marina BaySands che si affaccia sul mare della Cina del sud, Singapore, o il Sand SkyPark)  Definite architetture avveniristiche, fantascientifiche, credo siano solo sceme. La Cina è talmente grande anche se la popolazione è tanta che i cinesi potrebbero tranquillamente fruire della natura con tutte le sue attrezzature al livello terra. Questa non è architettura.

Oltretutto la grande mole di questi edifici crea notevoli problemi alla fruizione degli spazi tanto che i grattacieli non risultano abitabili dal 25% al 40% dell'altezza totale (si veda il grafico sottostante).

12 ottobre 2013
Giuseppe Gentili