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60. Cultura e Coltura


Il Presidente della Repubblica Italiana, nel telegiornale delle 13,30 del 2 maggio, ha esaltato la “CULTURA” come fosse esclusivamente il cinema e l’arte, (senza specificare quale arte), e non precisando che queste attività sono parte di un insieme di occupazioni, mestieri, professioni, che costituiscono la “CULTURA”. Si potrebbe pensare che la “CULTURA” sia solo cinema ed arte, mentre non è così.

Il vocabolario Zingarelli definisce Cultura: “Complesso di cognizioni, tradizioni, procedimenti tecnici, tipi di comportamento, e sim., trasmessi e usati sistematicamente, caratteristico di un dato gruppo sociale, o di un popolo, o di un gruppo di popolo, o dell’intera umanità”. La definizione di arte è più complessa perché le arti sono moltissime, e comprendono una quantità di settori. Quindi il cinema e l’arte sono componenti, sono una parte di un alto numero di attività che definiscono la cultura di un popolo, e il cinema e l’arte (bisogna sempre capire quale arte), rappresentano una piccola parte della cultura, oltretutto neanche tanto indispensabile. Quello di trattare il cinema e lo spettacolo in genere come definizione primaria della CULTURA, è un vezzo persistente dei media cartacei e televisivi che pensano così di convincere la gente a tale definizione, perché in fondo loro non conoscono il vero significato di CULTURA.

Invece credo che la prima tra le “arti, e la prima nella cultura, sia proprio la “coltura”, cioè i modi e sistemi tradizionali e tecnici, atti alla produzione di tutte quelle specie di derrate che servono all’alimentazione umana, in sintesi l’”agricoltura”. Questa si che è indispensabile, questa è l’arte e la cultura primaria, senza la quale il “giullarismo” neanche esisterebbe, perché i praticanti sarebbero morti di fame. Ma nessuno ne parla mai in questi termini, l’agricoltura non viene esaltata, propagata, promossa con manifestazioni mediatiche di rilievo a livello popolare televisivo, poi ci si accorge che i bambini pensano che il latte si produca nel supermercato, uova comprese. Per evidenziare la primaria attività culturale del vivere, gli agricoltori dovrebbero non commercializzare più i propri prodotti per una trentina di giorni, credo basterebbero, il tempo di finire alcune scorte, poi scommetto che si capirebbe esattamente qual è la vera importante indispensabile e primaria “Arte e Cultura” di un popolo, e quale vada messa sempre in evidenza in maniera piramidale, non certo il cinema e la generica dicitura di arte.

Sarnano 2 maggio 2022

arch. Giuseppe Gentili