Edifici pubblici


Casa di riposo per anziani, Sarnano (MC)

RELAZIONE

Premesso che il luogo ideale per vivere la terza e quarta età è quello dell'ambito familiare, con ricadute positive sia sulla famiglia che sulla persona anziana, in alcuni casi si rende necessaria la presenza nel territorio di strutture organizzate e quindi adatte alla vita delle persone avanti con gli anni e che non dispongono per vari motivi di un ambito familiare.

Sinteticamente possiamo dire che una buona vecchiaia, giustamente dignitosa per l'uomo è quella vissuta con un minimo di attività manuale e intellettiva, in modo da dare un senso, una finalità, uno scopo alle giornate, evitando, come di solito è nelle case di riposo, di ammassare persone in uno stato vegetativo in attesa di morire; anche la definizione "casa di riposo" è sbagliata perché presuppone uno stato quasi immobile, invece si dovrebbe chiamare di "attività leggera" adatta alle condizioni dell'uomo anziano, o qualche cosa di simile.

Ci sono poi anche le persone disabili e non autosufficienti e per le quali è necessaria l'assistenza fisica continua.

Alla luce di questi pochi concetti è stato concepito il progetto generale per l'ampliamento della casa di riposo per anziani di Sarnano, organizzata in modo da permettere a chi vuole, di poter eseguire dei lavori a carattere rurale o artigianale o intellettivo, modificando così i modi di concepire tali strutture.

PROGETTO GENERALE

Vista l'area dove è posizionato l'edificio, non possono essere previsti ampi spazi interni ed esterni che invece sarebbero necessari, comunque in considerazione del numero totale possibile degli ospiti le superfici e i servizi possono essere considerati buoni.

Infatti a fronte di 63 camere totali a due letti previste dal progetto generale, con un numero di ospiti massimo di circa 110 unità, considerando qualche necessità di camera per un solo ospite, disponiamo di circa mq 1.250 per servizi, soggiorno ecc, oltre alle superfici relative alle camere con servizio e agli spazi per la comunicazione come scale corridoi ascensori che ammontano ad un totale di circa mq 2.720. Quindi la struttura si compone di un totale di circa mq 4.000 oltre alle superfici esterne per giardini orti ecc.

L'area necessaria sarà tutta quella al momento adiacente alla attuale struttura.

Descrivendo sommariamente il progetto, questo si caratterizza per la previsione di uno spazio centrale che unirà sia la parte esistente che le nuove volumetrie e sarà utilizzato come spazio giorno adatto a tutte le attività della vita sociale; tale spazio centrale, che potremmo definire "piazzetta", sarà coperto con una struttura in acciaio e vetro in modo da renderlo "spazio vivibile" sia in estate che in inverno. Intorno a questo si sviluppano le superfici per le altre attività che possiamo così sintetizzare: al piano terra dell'edificio attuale si è organizzata la sala per la televisione o per proiezioni varie e un locale biblioteca, tutti e due in comunicazione con la "piazzetta" coperta, sono stati individuati tre locali riservati a colloqui privati degli ospiti con amici o parenti, gli spazi per il personale quali spogliatoi e luogo di soggiorno e mensa e la cucina con la relativa dispensa. Sul alto nord-ovest, sempre al piano terra è stata ubicata la sala mensa comunicante direttamente con la "piazzetta", alle spalle della sala mensa sono stati posti alcuni locali per lavanderia stireria e magazzino, con accessi separati direttamente dall'esterno.

Sul lato sud, sempre al piano terra e comunicante con la "piazzetta" troviamo alcuni locali destinati alle attività manuali artigiane, naturalmente di piccola entità quali falegnameria, locale per la lavorazione dei metalli, attività artistiche, maglieria e simili ecc. In adiacenza sono stati posti i locali per ambulatori, fisioterapie e piccola palestra e infermeria con accesso anche dall'esterno. Tutti questi locali sono serviti anche da un percorso di sicurezza che porta direttamente all'esterno.

Nell'area del Comune prevista per l'ampliamento è presente uno spazio di circa mq 700 al momento non utilizzato ma solamente verde non fruibile per mancanza di percorsi adeguati agli ospiti del centro. In questa area si ipotizza di allestire delle aree ad orto suddivise in piccoli spazi di circa 25 mq da far gestire direttamente ed autonomamente agli ospiti interessati che vorranno coltivare i prodotti dell'orto ed anche qualche pianta da frutto i cui prodotti poi potrebbero essere utilizzati nella cucina della struttura, con grande ricaduta psicologica e sociale sugli ospiti. Inoltre l'osservazione dell'attività come quella nelle botteghe artigiane, contribuirebbe enormemente allo stato psicofisico delle persone, anziani residenti.

A livello terra è stato individuato anche l'ingresso, adiacente a quello attuale che verrà dismesso e che porta direttamente nella "piazzetta"; l'ingresso è controllato da un locale per il portiere, adiacente all'ingresso è posto il garage per autoambulanze che al piano superiore disporrà anche degli uffici relativi.

Ai livelli superiori sono state poste le camere a due letti con servizio igienico interno e balcone; ogni piano inoltre è servito da un locale soggiorno posto all'estremità del piano.

Sul lato nord è stato individuato un blocco di nuove camere che si sviluppa per una altezza pari all'esistente e quindi su tre piani per un totale di 9 camere, sul lato sud-ovest è stato individuato il blocco più consistente che dispone di 8 camere a piano e che potrebbe elevarsi per quattro o cinque piani..

In totale con l'ampliamento la struttura disporrà di 21 camere attuali, 9 camere sul lato nord e 32 sul lato sud-ovest per un totale di 62 camere a due letti.

Al primo livello sono stati previsti all'aperto anche delle aree verdi, spazi destinati ad essere coltivati dagli ospiti, a questi spazi si accederà dall'interno tramite la scala o l'ascensore nelle cui vicinanze è stato previsto anche un locale per deposito attrezzi.

Al primo livello è stata anche posta una cappella su di una struttura a ponte in modo da essere fruita anche dalla vicina R.S.A. e che sarà precisamente dimensionata in fase esecutiva.

Naturalmente il progetto potrà essere realizzato per stralci successivi privilegiando di volta in volta le parti che si riterranno più necessarie e per le quali si potrà disporre di fondi.

Consideriamo che l'ampliamento svilupperà circa 10.000 mc che sommati agli attuali 4.000 mc porterà la struttura a circa 14.000 mc.

Sarnano, Aprile 2019

Arch.Giuseppe Gentili


Liceo Scientifico, Sarnano (MC)


Palazzetto dello Sport, Sarnano (MC)


Edificio Polifunzionale, Smerillo (AP)


2013 - Percorso meccanizzato, Sarnano (MC)


La torre del serbatoio, Smerillo (FM)

Il recupero di una sensazione

Si tralasciano le questioni tecniche per evidenziare esclusivamente la parte architettonica dell’intervento. Il serbatoio è in fase di realizzazione su una area di sedime di una vecchia muratura che dalle dimensioni e forma si identifica come una torre della rocca di Smerillo, anche se attualmente la si può individuare solo dalla muratura rimasta che si eleva dal terreno in media i cm 70 -80. Il serbatoio quindi riproporrà l’aspetto della torre.

La rocca di Smerillo costituisce la parte più elevata del centro storico, e la più antica, le prime tracce risalgono al sec. XI come castello proprietà della chiesa di Fermo. Nei secoli a seguire fino al XIIl la proprietà è passata a diverse signorie fino all’acquisto nel 1298 da parte di un signore di Fermo, Antonio Volientis. Nei secoli XIV-XV risulta proprietà dei Da Varano di Camerino. Dalla rocca si dipartono le fortificazioni che si estendono per tutto l’abitato insediato sulla cresta del rilievo, costituendo una ottima ed inespugnabile posizione.

Il progetto prevede la ricostruzione di una piccola parte architettonica della rocca, un tratto di torre, al fine di ripristinare una sensazione spaziale volumetrica, unendo finalità pratiche, il serbatoio per acqua potabile, a quelle storiche.

Suscitare sensazioni tramite la ricostruzione totale o anche circoscritta di elementi storici presenti in tracce ed individuabili, riproponendo l’immagine finita, anche se parziale, potrebbe essere definito “restilizzare”. Un rudere all’interno di una rocca rappresenta soltanto se stesso, senza stimolare alcun senso geometrico compiuto e quindi di sensazione, è un informe agglomerato di materiali edili anche se con qualche faccia ben organizzata. La riproposizione di un tratto di torre di circa 7-8 metri ricostruita sul sedime di quella esistente con materiali uguali o completamente diversi ma stesse forme, con all’interno il serbatoio dell’acqua potabile, riproporrà la sensazione spaziale architettonica che quell’ambiente dava nel medioevo anche se parziale. Queste sensazioni vorremmo stimolarle realizzando uguale forma con acciaio tipo cor-ten, un materiale che non avrà nel tempo bisogno di manutenzione e caratterizzato da un colore estremamente naturale che è quello color ruggine; il rivestimento in acciaio sarà applicato direttamente sulla superficie in calcestruzzo, le saldature saranno realizzate in piano in modo da dare la sensazione di un unico corpo dello stesso materiale. Nella parte bassa della torre resteranno le vecchie murature in pietra arenaria tutt’ora presenti in loco che caratterizzano la forma originale della torre, forma liscia senza scarpa. Il vano del serbatoio sarà realizzato in calcestruzzo armato.

Il manufatto coprirà la stessa superficie della attuale impronta della torre e si eleverà fino a circa m 7-8. La muratura terminerà in maniera casuale e non lineare in modo da suscitare l’immagine di una parte della torre ancora in sito. La soletta di copertura sarò fornita di botola per l’ispezione del serbatoio, a questo livello si accederà da rilevato belvedere presente sul posto con un dislivello di circa m 2,00 mediante una scala metallica di servizio, e costituirà una ottima posizione belvedere su tutta la catena dei monti Sibillini, Parco Nazionale.

Smerillo 2016

Arch. Giuseppe Gentili


Parco urbano, Sarnano (MC)